Partiamo dalle basi

Le lenti progressive non sono tutte uguali… leggi come vengono progettate e cosa le distingue una dall’altra.

Le lenti progressive

Le lenti progressive non sono tutte uguali!
Sebbene la loro funzione principale consista nell’offrire una correzione per la visione a diverse distanze, la differenza fondamentale tra lenti di alta gamma e lenti più semplici risiede nel design. Le lenti evolute vengono personalizzate in base alla prescrizione del portatore, alle modalità con cui vengono indossate e alla forma della montatura, mentre le lenti standard seguono parametri generali, garantendo una buona performance visiva ma senza un adattamento specifico alle esigenze individuali.

Sapevi che le lenti progressive possono essere lavorate su una o su entrambe le superfici? Una lente evoluta è lavorata su entrambe le superfici per rendere più confortevole l’occhiale e migliorarne l’estetica.

La base

La creazione di lenti oftalmiche, in particolare quelle progressive, si basa su rigorosi studi di movimento oculare, eseguiti tramite dispositivi eyetracker. Questi strumenti registrano in modo dettagliato ogni movimento oculare durante le normali attività quotidiane. I dati ottenuti vengono utilizzati per mappare la posizione degli occhi mentre si osservano gli oggetti a varie distanze. Questo processo permette di progettare lenti con geometrie ottimali, assicurando una visione chiara in ogni direzione.

Sapevi che i miopi e gli ipermetropi usano zone diverse della lente? Le moderne lenti evolute hanno basi di design diversi a seconda della correzione del portatore.

Vedere il mondo

Alla base delle lenti progressive c’è il modo in cui vediamo: gli oggetti vengono percepiti dagli occhi ed elaborati dal cervello, che seleziona quelli che sono interessanti. Questo processo è chiamato “di esclusione”, e perché avvenga in modo naturale è necessaria una visione nitida.
Avendo le lenti progressive un design multifocale, e dovendo quindi permettere la visione nitida in tutte le situazioni quotidiane, hanno il compito di stimolare in modo preciso il processo di esclusione.

Sapevi che il cervello attua modalità diverse per elaborare ciò che vediamo? Il mondo è un insieme complesso e il cervello è in grado di interpretare le informazioni che riceve: ogni oggetto è riconosciuto grazie alla posizione nello spazio, alla sua forma e colore, e soprattutto tenendo conto della propria esperienza.

I movimenti degli occhi formano l’apprendimento visivo

Uno studio del 2020 condotto dalla Columbia University ha dimostrato come l’apprendimento tramite la vista avvenga continuamente e in tutte le età.
Questo permette di migliorare il riconoscimento di oggetti, persone e pattern nel tempo: come un medico impara a leggere le radiografie o un giocatore migliora man mano che fa pratica.
L’apprendimento visivo avviene attraverso rapidi movimenti degli occhi, chiamati saccadi, la cui frequenza diminuisce con l’accumularsi dell’esperienza.

Sapevi che l’apprendimento visivo è un processo che avviene per tutta la vita? Che siano persone, luoghi, strade o ambienti non si smette mai di apprendere da quello che vediamo.

Le nuove tecnologie per il design

L’evoluzione delle geometrie delle lenti progressive è mirata a facilitare l’adattamento e a potenziare il comfort visivo.
Nel tempo, le aziende hanno sviluppato tecnologie innovative per migliorare l’estetica e minimizzare gli effetti indesiderati derivanti dalle distorsioni, soprattutto nelle aree periferiche. Le lenti di ultima generazione risultano quindi più comode e consentono un periodo di adattamento più breve.

Sapevi che il corpo umano richiede almeno 21 giorni per adattarsi a un cambiamento? Che sia una nuova abitudine, un nuovo paio di occhiali oppure una modifica allo stile di vita, è importante darsi il tempo per rendere “automatica” ciascuna azione.
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