LA VISIONE E IL VIDEOTERMINALE
L’introduzione del videoterminale sul posto di lavoro e la sua presenza nelle case ha cambiato la natura del lavoro e dello studio, il modo di svolgerlo e l’organizzazione stessa.
Per quanto in molti casi ciò abbia portato ad una maggiore efficienza, in qualche caso si è dovuto considerare disagi e problemi legati alla salute delle persone.
Spesso le cause dei disagi vanno fatte risalire ad un uso poco efficiente delle attrezzature e ad equivoci riguardo alle condizioni di utilizzo.
La velocità con cui sono avvenuti i cambiamenti descritti ha contribuito a rafforzare falsi miti attorno all’uso del computer, così come la mancanza di conoscenza e la comprensione dei problemi. Di conseguenza, l’uso della vista ha assunto un’importanza maggiore con il crescere dell’impegno e della stanchezza che ne possono derivare. Il nostro scopo è quello di migliorare questa condizione, fornendo indicazioni di base e notizie utili a prevenire e limitare gli effetti di questa attività, considerando soprattutto gli effetti legati alla vista. L’organizzazione del posto di lavoro è il primo aspetto da considerare.
IL PIANO DI LAVORO
Il piano di lavoro deve avere spazio sufficiente per disporre le principali e necessarie attrezzature: il monitor, la tastiera e il mouse. L’intento è consentire la più ampia possibilità di movimento all’operatore.
- La tastiera e il monitor devono essere sulla stessa linea, in modo da digitare senza avere alcuna torsione del tronco, delle spalle, del collo e della testa. La posizione migliore è quella in cui lo sguardo è rivolto in avanti, così come le braccia e le gambe.
- La schiena deve essere ben appoggiata al poggia-reni del sedile, gli avambracci paralleli al piano di lavoro, mentre gambe e tronco devono formare un angolo di novanta gradi. I piedi devono appoggiare leggermente sul pavimento.
- Il mouse deve essere vicino alla tastiera ed il monitor inclinato verso l’operatore di 15 o 20°, in modo da avere il capo e lo sguardo lievemente inclinato verso il basso, come in una normale posizione di lettura. Quest’ultimo deve inoltre essere posto ad una distanza compresa fra 45 e gli 80 cm (secondo la sua grandezza).
E’ utile l’uso di un portadocumenti posizionato di fianco al monitor per consultare testi e dati su fogli e tabulati.
LO SPAZIO DI LAVORO
La postazione deve essere orientata verso la parte più ampia del locale, finestre e pareti non vanno bene come sfondo al monitor, soprattutto se a distanza ridotta.
Le finestre devono permettere di dosare la luce che viene dall’esterno secondo l’ora del giorno e della stagione. L’illuminazione dell’ambiente, omogenea e diffusa, deve essere sufficiente a riconoscere agevolmente testi o disegni sulla carta e deve avere caratteristiche tali da rendere l’ambiente stimolante e non soffuso. La zona del piano di lavoro deve ricevere più illuminazione, ma la differenza con il resto della stanza non deve essere elevata.
Curare la pulizia del monitor e della tastiera e curare anche tutti quegli aspetti che riguardano l’aria sono mosse utili e intelligenti per costruire un sano spazio lavorativo.
Il lavoro prolungato e senza pause alla lunga può causare disagio e fastidi: secondo il tipo di impegno è consigliabile programmare brevi pause nella quali si alternano altre attività (es. usare il telefono, fare una fotocopia). Durante le pause è bene spostare l’attenzione su oggetti o immagini lontane concentrandosi su di esse per rilassare la muscolatura oculare. Per coloro che fanno uso di lenti a contatto, è inoltre consigliabile aumentare volontariamente la frequenza del battito delle palpebre e instillare integratori lacrimali per lenire eventuali disagi.
È importante tenere sotto controllo la vista con controlli periodici presso personale preparato ad affrontare questi problemi e fare uso delle correzioni assegnate dallo specialista, occhiali e/o lenti a contatto, nei modi concordati.
Evitare o contenere la stanchezza visiva significa migliorare il benessere e l’efficienza della persona.
Per maggiori informazioni contattaci.