Le lenti oftalmiche, comunemente chiamate lenti per occhiali, sono i mezzi per correggere i difetti visivi.
Il potere di una lente, misurato in diottrie, indica quanto la lente è curva e di conseguenza quanto distorce la luce. Anche se può sembrare strano, sono queste distorsioni, tecnicamente chiamate aberrazioni, a compensare i difetti visivi.

Le lenti sono fabbricate in un formato rotondo, per poi essere rifilate per dare loro la forma dell’occhiale.

È importante la scelta della geometria più adatta alle proprie esigenze visive.
Per “geometria” di una lente si intende il modo in cui essa viene costruita, si parla di geometrie più semplici parlando di lenti sferiche o toriche (un toro è la forma geometrica delle famose patatine nel tubo).
Le geometrie più complesse sono quelle delle lenti progressive, che modificano le curvature per dare effetti di diversi poteri in punti diversi della lente.

Le lenti possono essere monofocali, e quindi permettere la visione solo per lontano o per vicino, oppure progressive, con un design particolare in cui nella parte alta si trova il potere per lontano e in basso il potere per il vicino.
Esistono anche lenti più particolari, studiate per un intervallo di visione intermedio-vicino, quali le lenti da ufficio, oppure lenti, comunemente chiamate riposavista o relax, che hanno un potere diverso nella parte bassa per rilassare lo sguardo.

Lente oftalmica

L’estetica di una lente, al di là dei trattamenti, si vede negli spessori e nel peso. Una lente definita sottile non solo sborda meno dalla montatura, ma ha anche un grosso vantaggio di alleggerimento aumentando il comfort di porto dell’occhiale.
La sottigliezza è data dall’indice di rifrazione, il parametro fisico che indica quanto è denso il materiale. Infatti per le leggi della fisica, più un materiale è denso, meno ne serve per averne una certa quantità: si pensi a un chilo di paglia e un chilo di ferro, risulta chiaro che la paglia (meno densa) sia decisamente più ingombrante.

Nelle lenti viene usato questo stesso principio, e, di conseguenza, vengono prodotte lenti in indici di rifrazione standard tra cui l’ottico deve scegliere a seconda delle richieste visive e della scelta della montatura del suo cliente. Gli indici più usati sono 1.5, 1.6 e 1.67, ma si producono anche lenti con indice 1.74, 1.8 e 1.9, meno usati e decisamente più costosi.
I materiali con cui vengono prodotte le lenti sono sia organici che minerali. quasi tutti plastici. Le lenti organiche sono più leggere e più resistenti agli urti di quelle in vetro. I policarbonati sono però meno resistenti ai graffi, e per questo devono essere considerati i trattamenti quali “indurenti” e “antiriflessi”.